[RECENSIONE] HARBINGER (STAR TREK: VANGUARD #1) - DAVID MACK
📚DALLA QUARTA DI COPERTINA📚
Di ritorno dallo storico primo viaggio ai confini della galassia, la danneggiata U.S.S. Enterprise attraversa il Taurus Reach, una vasta e poco conosciuta regione dello spazio in cui è stata inaspettatamente stabilita una nuova base stellare. Perplesso per l'interesse della Federazione in un'area così lontana dai suoi confini e così vicina alla xenofoba Assemblea Tholiana, il Capitano James T. Kirk ordina all'Enterprise di fermarsi per le riparazioni presso la nuova stazione spaziale: Base Stellare 47, nota anche come Vanguard.
Mentre Kirk riflette sul mistero dell'enorme base, inizia a sospettare che Vanguard sia molto più di quanto sembri. È un sospetto condiviso dai Tholiani, dagli Orioniani e dall'Impero Klingon, ognuno dei quali ritiene che dietro l'improvviso e inspiegabile desiderio della Federazione di esplorare e colonizzare la Taurus Reach ci siano motivazioni tutt'altro che benevole.
Ma quando una calamità nelle profondità del Taurus Reach minaccia di compromettere la presenza della Flotta Stellare nella regione, Kirk, Spock e alcuni specialisti chiave dell'Enterprise devono aiutare l'equipaggio della Vanguard a indagare sulle cause del disastro e a contenere i danni. Nel frattempo, impareranno il vero scopo della creazione dell'Avanguardia e cosa significherà l'esito della sua missione per la vita in quella parte della galassia.
👀OPINIONE PERSONALE👀
Mi aveva sempre affascinato, ma solo recentemente ho avuto modo di avvicinarmici e di iniziarne la lettura (il numero di romanzi è comunque elevato, se si considerano il prequel e i quattro libri sequel della serie di Star Trek: Seeker).
Come sicuramente avrete ormai capito, David Mack è in assoluto il mio autore di Star Trek preferito ed è uno dei motivi per cui ho deciso di buttarmi nella lettura della serie di romanzi dedicati a Vanguard. Anche questa volta, Mack non ha affatto deluso, delineando in maniera semplice e non banale o noiosa l'ambientazione e presentando puntualmente i nuovi personaggi, utilizzando come fil rouge con la Serie Classica il ritorno dell'Enterprise comandata da Kirk dai confini della galassia.
E noi lettori, un po' come il Capitano Kirk, ci domandiamo il motivo per il quale la Federazione si sia spinta fino al Taurus Reach e la Base Stellare 47 sia stata portata a termine in tutta fretta, considerando l'enorme sforzo a livello di risorse e di personale richiesto per la realizzazione di un impianto, una struttura mastodontica di quel tipo.
L'autore riesce a tenere il lettore con il fiato sospeso, nonostante la 'lentezza' della narrazione, che facilmente si inserisce nello stile tanto caro alla Serie Classica, più riflessivo e ponderato rispetto alle serie successive, che comunque non si allontanano poi di tanto dal modello impostato da Gene Roddenberry con il primo equipaggio dell'Enterprise.
I personaggi introdotti in questo romanzo si dimostrano da subito interessanti, nonostante chiaramente siano stati giusto abbozzati, come in un qualsiasi capitolo/romanzo introduttivo. Possiamo addirittura vedere Harbinger alla stregua di un episodio pilota, per questo motivo i personaggi difficili da giudicare al primo impatto e solo dopo averli visti agire e comportarsi in un'introduzione comunque ben organizzata e strutturata.
Nel complesso, il libro ha i giusti ritmi e spazi, con una semplicità non banale che aiuta il lettore a immergersi nella vita di nuovi personaggi, di una nuova ambientazione e di un'avventura pronta a iniziare.
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