[RECENSIONE] NO TIME LIKE THE PAST (STAR TREK: THE ORIGINAL SERIES) - GREG COX
📚DALLA QUARTA DI COPERTINA📚
Data stellare 6422.5. Una missione diplomatica sul pianeta Yusub finisce in violenza quando spietati razziatori orioniani tentano di interrompere con la forza i negoziati decisivi. Nel mezzo di una situazione tesa e pericolosa, il capitano James T. Kirk dell'U.S.S. Enterprise (NCC-1701) trova un alleato inaspettato sotto forma di un'enigmatica sconosciuta che si fa chiamare “Annika Seven”.
Data stellare 53786.1. Sette di Nove sta partecipando a una spedizione archeologica su un oscuro planetoide nel Quadrante Delta quando una disastrosa svolta degli eventi mette in pericolo la squadra di ricognizione proveniente dalla Voyager e trasporta Sette attraverso il tempo e lo spazio fino a Yusub, dove si trova faccia a faccia con una delle più grandi leggende della Flotta Stellare.
Data stellare 6422.5. Kirk conosce meglio di chiunque altro il pericolo che anche un solo naufrago del futuro può rappresentare per la linea temporale, quindi si imbarca con Sette in una rischiosa missione per riportarla nella sua epoca. Ma ci sono altri che desiderano la conoscenza che Sette possiede e non si fermeranno davanti a nulla per ottenerla, anche se questo significa prendere il controllo dell'Enterprise!
👀OPINIONE PERSONALE👀Ritorna finalmente sui nostri schermi Greg Cox, autore statunitense di cui avevo avuto modo di leggere (e opportunamente recensire) la trilogia dedicata a Q, intitolata The Q Continuum.
Oggi vi parlo di un altro suo romanzo, No Time Like the Past, che vede tra i propri protagonisti niente popò di meno che il Capitano Kirk e il suo equipaggio, assieme a una viaggiatrice del tempo piuttosto particolare: Annika Seven, ovvero la Sette di Nove di Star Trek: Voyager.
Così come rimasi un po' delusa dalla sua trilogia dedicata a Q, ai tempi, oggi sono molto soddisfatta di aver avuto la possibilità di leggere questo libro, nonostante ci abbia messo più tempo di quanto avessi originariamente previsto.
Nonostante, come direbbe Janeway, i viaggi nel tempo mi facciano venire un mal di testa senza pari, questo è stato gestito in maniera eccezionale, dando vita a un paradosso tutto particolare, di cui solamente il Capitano Kirk e Sette di Nove rimarranno a conoscenza (gli altri protagonisti implicati, infatti, al reset delle condizioni di partenza non ricorderanno affatto l'esperienza vissuta con l'ex-Borg proveniente dal futuro).
La narrazione del romanzo ha un sapore molto meno polveroso - e più attuale - di altri libri, ambientati nell'epoca TOS, che ho avuto modo di leggere (come nel caso, per esempio, del primo romanzo di Invasione!, Primo Attacco), permettendomi quindi di apprezzare maggiormente le vicende.
L'entrata in scena di Sette di Nove è resa in maniera semplice ed efficace, e il personaggio riesce a integrarsi perfettamente nell'universo narrativo della Serie Classica, grazie anche all'esperienza in merito ai viaggi temporali maturata da Kirk e dal suo equipaggio nel corso di tante avventure.
La presenza di Sette di Nove e la missione che la donna si ritrova ad affrontare per poter riuscire a tornare nel suo periodo temporale, il Quadrante Delta del 24esimo secolo, permette al lettore di fare un tuffo in tre delle avventure vissute dall'Enterprise e dal suo equipaggio, ovvero Gamma Trianguli VI, Cheron e Sarpeidon.
Il finale, per quanto apparentemente semplice, non è per questo scontato o banale, inserendosi perfettamente all'interno della lore di Star Trek, in particolar modo di quella della Serie Classica. Assolutamente consigliato, da leggere assolutamente, anche per lo stile, molto fluido e accattivante. Da non perdere.
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