[Intervista a Jack Ponissi] Dell'Amore e dell'Onore, il fan-film tutto italiano
Alcuni mesi fa, in occasione del Xmas Comics di Torino, ho avuto modo di conoscere alcuni di loro e di parlare a lungo con Jack Ponissi, sceneggiatore e collaboratore al progetto, il che mi ha permesso non solo di avere qualche informazione in più sul film, ma anche di organizzare assieme a lui l’intervista che vi propongo di seguito.
Nota: L'intervista è stata editata per esigenze di brevità e chiarezza.
Prima di indirizzarci su domande più specifiche riguardanti il fan-film, vuoi parlarci un po’ di te? Come ti sei avvicinato a Star Trek?
A sei o sette anni, mio padre arrivò a casa con il cofanetto del venticinquesimo anniversario di Star Trek contenente le VHS dei film della Serie Classica. Il primo impatto non fu proprio dei migliori, chi conosce il primo film capirà perché, ma da L’Ira di Khan in poi la mia attenzione fu totalmente catturata.
Negli anni i miei genitori, moderatamente appassionati, hanno avuto modo di acquistare più o meno tutte le videocassette della Serie Classica. Ho recuperato solo in seguito le serie successive, The Next Generation e Voyager, quando le mandavano in chiaro, anche perché negli anni ‘90 era ben difficile acquistarle, ma sono comunque riuscito a viverle “a distanza”, leggendo e memorizzando i fascicoli degli Official Files (praticamente l’antenato di Memory Alpha, che in Italia usciva con DeAgostini). Ho poi recuperato tutto a partire dal 2004 circa, per poi scoprire i fan-film grazie alla serie Hidden Frontier intorno al 2007.
Tu sei lo sceneggiatore del fan-film, ma nella vita di tutti i giorni di cosa ti occupi?
Negli anni mi sono interessato di cinema e teatro, facendo corsi di sceneggiatura ed esperienze di recitazione e direzione, ho sempre scritto e letto tantissimo, divorando autori di fantascienza e autori di letteratura classica. Abbastanza tardivamente, infine, sono approdato a quella che è la passione di famiglia, ovvero la musica, e oggi sono un musicista professionista e frequento il conservatorio di Cuneo.
Cos’è, per te, Star Trek e che valore ha?
Qual è l’insegnamento più prezioso che Star Trek ti ha lasciato?
Forse che la cosa più importante a cui uno possa aspirare nella vita è il far stare un po’ meglio il prossimo, che ci siano azioni giuste o sbagliate non in quanto tali per via di un immaginario archetipo di giustizia, ma per gli effetti che possono avere sugli altri. L’idea che la concezione di giusto e sbagliato non sia necessariamente universale la trovo estremamente stimolante ed è qualcosa che raramente viene esplorata in televisione.
Parliamo del vostro progetto, che si intitola “Dell’Amore e dell’Onore”. Come è nata l’idea di fare un fan-film su Star Trek?
Personalmente nasce dalla necessità di dire qualcosa. Ho sempre immaginato, e occasionalmente scritto, storie ambientate anche nell’universo di Star Trek, questo progetto è un modo per condividere una di queste storie e di divertirsi e crescere nel farlo.
Già verso il 2008 avevo in mente di realizzare una fan-serie di Star Trek. Comunque era qualcosa di estremamente diverso da quel che sarà Dell’Amore e Dell’Onore, nonché di totalmente irrealizzabile con i miei mezzi dell’epoca, ma ero andato abbastanza avanti, fino al definire i personaggi, le ambientazioni, gli archi tematici delle prime stagioni e addirittura allo scrivere alcune bozze di sceneggiature, nonché ad imparare a modellare in grafica 3D con Blender.
Poi, però, la cosa è morta lì, con la mia vita che è andata avanti in altre direzioni.
Poi, più di 10 anni dopo hai rispolverato l’idea…
A inizio estate 2021, abbiamo deciso di spostare la produzione a Torino e di fare casting tra attori locali, cercando persone in grado di recitare e con la volontà di portare a termine il progetto, con l’obiettivo di far uscire un teaser a inizio 2022.
Qual è la storia del film e come si inserisce all’interno della continuity di Star Trek?
Abbiamo sette personaggi principali nel nostro film:
il Capitano Daniél D’Amato (Mirco Faedi): un anziano capitano ormai ritirato, tornato brevemente in servizio per una missione segreta;
il Comandante Tomislaw Fischer (Luca Bocci): principalmente un insegnante, anche se per buona parte del film ricoprirà il ruolo di Ufficiale Esecutivo di Daniél;
il Tenente Sydek (Marco Domenico Malpezzi): un vulcaniano iniziato al Kolonhar, si occupa delle comunicazioni ed è impiegato in uno studio dell’umanità;
il Cadetto Kevin D’Amato (Alessandro Cozza): il nostro Ufficiale Scientifico, grande esperto di teletrasporto, è anche il figlio del Capitano, nonché un personaggio molto combattuto;
il Cadetto Natalya Lukianovna Makarova (Astrid Vaira): grande amica di Kevin, ricopre il ruolo di timoniere;
Il Cadetto Alma Nereis (Ilenia Palazzolo): Ufficiale addetto alle Iperazioni, completa il trio dei cadetti.
Ancora da trovare un’attrice per il Comandante Samantha D’Amato, moglie di Daniél, personaggio con poche scene ma di grande importanza.
Avete già iniziato a girare il film?
Abbiamo cominciato le riprese a settembre 2021, tuttavia il grosso verrà fatto quando avremo costruito il nostro set del ponte di comando.
Avrai anche tu un ruolo oppure lavorerai dietro le quinte?
Oltre ad aver scritto la sceneggiatura, sto scrivendo e registrando le musiche e mi sto occupando di dirigere le scene in CGI e dell’organizzazione in generale, ho le mani in pasta un po’ in quasi tutti gli aspetti del progetto, fungendo da showrunner.
Per il teaser ho avuto una piccolissima parte di recitazione, ma difficilmente accadrà per il film completo, sia per la difficoltà nello stare sia davanti che dietro alla macchina da presa sia perché sfigurerei di fianco ad attori molto più bravi di me.
Nota: Le successive domande sono state poste in occasione della conferenza stampa.
Parliamo di date di uscita. Quando potremo vedere un trailer e per quando è prevista la diffusione del film?
Il trailer è appena uscito e lo si può vedere sul nostro sito e sulla nostra pagina facebook. Per l’uscita del film puntiamo al 2023.
Come sarà finanziato il progetto?
Abbiamo già fatto partire una campagna di crowdfunding per finanziare il progetto. Tutti i dettagli sono nella sezione dedicata del nostro sito (che potete trovare QUA).
La Paramount ha regole molto rigide riguardo alle produzioni amatoriali Trek. Come vi siete rapportati con esse?
La Paramount non ha vere e proprie regole: ha delle “linee guida” che sono state ampiamente ignorate negli anni. Noi contiamo di rispettarle tutte tranne quella circa la lunghezza del film, in quanto il nostro si avvicina ad un’ora. Una cosa su cui mi sono concentrato è il rendere il film interessante e accessibile: voglio fare qualcosa per i fan, certo, ma anche un film che chiunque, anche senza aver mai visto un episodio di Star Trek, possa trovare appassionante.
***
Seguite il processo creativo di Dell’Amore e Dell’Onore su Facebook e su Instagram, dove si possono trovare degli interessanti scatti dietro le quinte.
Commenti
Posta un commento