[Recensione] Before Dishonor (Star Trek crossover) - Peter David
Dalla quarta di copertina. Un nemico così irrazionale che non si può ragionare con lui. L'intera razza pensa con una sola mente e si sforza di raggiungere un unico scopo: aggiungere la nostra particolarità biologica alla loro e cancellare l'individualità, per rendere Borg ogni essere vivente.
In oltre due secoli, la Federazione non ha mai incontrato una minaccia più grande. Per due volte la Flotta Stellare si è riunita e ha lanciato innumerevoli astronavi per contrastarli. I Borg furono fermati, il prezzo pagato con il sangue. L'umanità tirò un sospiro di sollievo, presumendo di essere al sicuro. E con la distruzione dei condotti di transcurvatura, la Federazione credeva che il colpo di grazia fosse stato finalmente inferto ai Borg.
Portati al punto di estinzione, i Borg continuano a combattere per la loro stessa esistenza, per la loro cultura. Non si lasceranno annientare. Non potranno essere fermati. Le vecchie regole e supposizioni su come il Collettività dovrebbe agire sono state abbandonate. Ora i Borg prima uccidono, poi assimilano.
Quando l'Enterprise riesce a contrastarli ancora una volta, i Borg si rivolgono verso l'interno. Gli aspetti peggiori dei Borg, di cui nemmeno i droni si sono mai resi conto, sono ora rivolti all'esterno, contro il nemico che non sono mai stati in grado di sconfiggere. Ciò che viene rivelato è la cosa che nessuno credeva che i Borg potessero fare.
Peter David, uno degli autori più conosciuti all'interno dell'universo espanso di Star Trek, ha realizzato un romanzo assolutamente da leggere con Before Dishonor, in cui vediamo evolversi le vicende che porteranno all'enorme e sanguinosissimo scontro con i Borg, descritto e concluso nella trilogia di Star Trek: Destiny.
Il trauma maggiore, probabilmente, è il destino che viene pensato per l'Ammiraglio Kathryn Janeway, le cui ripercussioni possono essere viste elaborate in maniera più approfondita nella serie scritta da Kirsten Beyer e conclusasi nel 2020 con il romanzo To Lose the Earth, che ha come protagonista indiscusso parte dell'equipaggio della U.S.S. Voyager, rimandata con una flottiglia nel Quadrante Delta.
Ma è anche l'elemento portante, secondo me, del romanzo, quello che mi ha permesso di rimanere incollata al libro dall'inizio alla fine, nella speranza che non fosse tutto già scritto e che, invece, ci potesse essere qualche possibilità di redenzione, almeno alla fine.
Le ambientazioni, la sensazione di gelo che si presenta ogni volta che si ha a che fare con i Borg e si entra all'interno di uno dei loro vascelli, i personaggi e le vicende permettono ai lettori di inserirsi perfettamente all'interno delle vicende descritte, venendo resi partecipi di quanto accade e dello sconforto finale, quando la vittoria, tutto sommato, sembra esser ottenuta a prezzo troppo caro.
Interessante e intelligente l'inserimento di personaggi da altre frange del franchise, come Sette di Nove e Kathryn Janeway, che in qualche modo hanno una loro importante parte all'interno delle vicende che si svolgono per tutto il romanzo.
Nonostante la presenza di innesti da Star Trek: Voyager, i personaggi principali del romanzo sono il Capitano Picard e l'equipaggio dell'Enterprise-E: anche all'interno di questo libro, come in Resistance, è possibile vedere qualche tensione latente tra la 'vecchia guardia' e i nuovi innesti tra le fila dello staff di comando, i quali dimostrano di avere poca fiducia nel processo decisionale del loro ufficiale comandante.
E voi, avete letto questo romanzo (che purtroppo potete trovare solamente in lingua inglese o tedesca)? Cosa ne pensate, vi è piaciuto? Diteci la vostra all'interno dei commenti!
Lo so di essere ripetitiva, ma che tristezza, non posso leggere neanche questo. Ci vorrebbero altri romanzi di star trek in Italino
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