[Articolo] McCoy, Pulaski e quella (in)spiegabile fobia per il teletrasporto
Tecnologia sviluppata a partire dal XXII secolo e testata sull'Enterprise NX-01 del Capitano Archer, sarà parte integrante dei vascelli della Flotta Stellare per più di 200 anni; sebbene con caratteristiche estetiche differenti, il teletrasporto sarà impiegato anche dalle altre razze incontrate in Star Trek, come Romulani, Klingon, Cardassiani e nei vascelli del Dominio.
In Star Trek: Enterprise, che sappiamo essere ambientata all'incirca un secolo prima gli avvenimenti narrati in Star Trek: The Original Series, la tecnologia del teletrasporto era stata appena collaudata e la maggior parte degli ufficiali federali non apprezzava particolarmente l'idea di essere dissolta per poi essere immediatamente riassemblata, non era una sensazione piacevole - sebbene questo blocco psicologico sarà poi superato, inizialmente continuarono a essere impiegate le navette di supporto ai vascelli federali.
Dall'epoca di Kirk, (quasi) tutti utilizzavano senza troppi patemi d'animo e problemi di sorta il teletrasporto, ormai collaudato da tempo e sempre migliorato col passare dei decenni, sebbene non tutti condividessero questa sicurezza. Durante l'arco narrativo propostoci dalle diverse serie TV, infatti, ci vengono presentati alcuni personaggi che mostrano sempre una fortissima repulsione e/o fobia nei confronti di questa tecnologia e del suo impiego: Leonard McCoy e Katherine Pulaski (Ufficiali Medici su due differenti Enterprise) e il Tenente Reginald Barclay (ingegnere a bordo di entrambe le Enterprise di Picard). La dottoressa Pulaski, addirittura, la vediamo abbordare l'Enterprise-D all'inizio del 2365 a bordo di uno shuttle piuttosto che farsi teletrasportare (il capitano Taggert avrebbe addirittura proposto di fornirle uno shuttle personale se lei avesse deciso di rimanere al suo servizio sulla U.S.S. Repulse, sotto il suo comando).
Prima di preoccuparsi di quante illustri menti potrebbero essere utili per sbrogliare quell'immensa matassa di calcoli e problemi cui (eventualmente) ci si troverebbe di fronte, sarebbe il caso di porsi una domanda fondamentale: «qual è il modo più rapido e più efficiente per spostare, dalla nave alla superficie di un pianeta, circa 1028 atomi di materia combinati in una configurazione complessa a comporre un singolo essere umano? […] Volendo teletrasportare delle persone da un posto all'altro, si devono spostare i loro atomi o solo la loro informazione?».
Sebbene secondo lo Star Trek: The Next Generation - Technical Manual il teletrasporto trasmetta la materia assieme all'informazione, all'atto pratico ciò risulta pressoché impossibile (e in realtà, all'interno della Serie Classica e di The Next Generation vediamo anche la creazione di duplicati, fenomeno impossibile se effettivamente si trasmettessero sia il flusso materiale sia il materiale d'informazione: il numero di atomi finali dovrà per forza essere uguale a quello di partenza, considerato che niente si crea e niente si distrugge).
Ma sto divagando, ritorniamo al punto principale di questo articolo: è possibile, anche in un futuro lontano, creare la tecnologia del teletrasporto? Per farla breve, la risposta è NO. Almeno, con le conoscenze attuali in campo fisico-matematico essa è negativa.
Per vari motivi:
L'autore menziona anche la possibilità di duplicare i singoli individui, il che eviterebbe la distruzione del soggetto originario, ma a questo punto saremmo tanto differenti dai programmi per i computer? Potremmo addirittura vedere gli eventuali errori di "clonatura" risolti, in caso si presentassero.
Mi par di capire che non ci si possa liberare dagli atomi così facilmente. E ora? Già se prima non era semplice, adesso oltre che a essere al punto di partenza abbiamo anche problemi in più. Sia che si voglia spostare unicamente un flusso di dati, sia che lo si voglia fare affiancato a un flusso di materia, secondo Krauss siamo sempre di fronte a un problema di tipo energetico: quanta energia servirebbe per trasportare un enorme flusso di dati quale sarebbe quello creatosi nella commistione atomi/dati?
Long story short, anche in questo caso si richiederebbe un ammontare di energia enorme, senza contare anche la necessità di immagazzinare una quantità di informazioni tale che al momento sarebbe impossibile riuscire a gestire e a "stoccare" in macchinari sufficientemente complessi e attrezzati affinché ci siano una conservazione e una trasmissione corretta delle stesse per la buona riuscita del teletrasporto - i computer attuali non sono in grado di assolvere all'eventuale compito cui si ritroverebbero di fronte, probabilmente la situazione sarà tale ancora per un arco temporale ancora parecchio lungo, a meno che non si trovino valide alternative.
Dopo aver stroncato così brutalmente le speranze di molti, per cui mi scuso, concludo riprendendo un riferimento fatto a inizio del mio articolo: ho infatti esordito dicendo come sia il dottor McCoy che la dottoressa Pulaski avessero una forte fobia per il teletrasporto, alla pari del tenente Barclay. Alla luce di quanto Krauss spiega, e che ho cercato (malamente, forse) di esporre all'interno di questo mio intervento, non mi sento di dar loro poi così tanto torto, sebbene il tenente comandante La Forge avesse rassicurato il tenente Barclay della sicurezza totale del mezzo da loro utilizzato.
Il mio rammarico è che, molto plausibilmente, non vivrò abbastanza per vedere avanzamenti tecnologici in tal senso.
E voi, cosa ne pensate?
AVVERTENZE: l'articolo è già stato pubblicato su TalkingTrek - Star Trek Podcast Italia nel novembre 2019.
Un bellissimo libro che non può mancare nella collezione di un fan di Star Trek é uno di quei volumi che cadenzialmente mi piace rieleggere.
RispondiEliminaQuando ero piccola avrei desiderato il teletrasporto che avevo conosciuto proprio attraverso star treck, utilissimo, lo avrei usato per spostarmi liberamente, ma poi ho letto timeline di chricton e ho cambiato idea. In effetti disassemblare e riassemblare è molto pericoloso.
RispondiEliminaBell'articolo, molto accurato nel raccontare Star Trek, anche i riferimenti scientifici sono molto validi.
RispondiEliminaIn questo momento vorrei proprio teletrasportarmi su un altro pianeta di classe M!
Come apre i tuoi articoli sono curati nei dettagli. Si vede che sei una vera appassionata di star trek. Il teletrasporto mi ha sempre affascinata, poter andare ovunque in pochi secondi!! Sarebbe bello
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